December 30 , 2016:
by Andrea Cau
Lo scorso Giugno, parlai (come molti) della pubblicazione di due frammenti di ali enantiorniti inglobati in ambre birmane risalenti alla metà del Cretacico. Alla fine del post, conclusi (come molti) con la speranza che questa scoperta fosse la prima di una serie di fossili ancora più spettacolari, come, ad esempio, i resti di un giovane dinosauro non-aviale. Ammetto di non aver giocato onestamente. Già allora, ero a conoscenza di un altro studio, da parte di alcuni degli autori dell’articolo sulle ali enantiorniti, descrivente altri resti rinvenuti da altre ambre birmane. La notizia circolava tra gli addetti ai lavori, ed uno degli autori dello studio, l’amico Tetstuto Miyashita, mi aveva confermato l’esistenza di questo secondo eccezionale ritrovamento.
Xing et al. (2016) descrivono un frammento di coda di vertebrato, lunga alcuni centimetri, inglobata in una grossa goccia di ambra dal Cretacico “medio” della Birmania. La coda conserva il tegumento, ricoperto da una fitta serie di penne dotate di rachide e barbule. La parte scheletrica della coda è purtroppo poco riconoscibile all’interno della massa piumosa, tuttavia - grazie a scansioni a raggi X e rimuovendo digitalmente parte del piumaggio - si identificano almeno tre vertebre, basse ed allungate, lungo le serie. La coda mostra una chiara curvatura, la quale, unita alle proporzioni affusolate della parte preservata, è chiaramente distinguibile dalla corta coda formata da elementi fusi presente negli aviali pigostiliani. Pertanto, si tratta della coda di un dinosauro non-pigostiliano, probabilmente un theropode, dato che i piccoli ornithischi non sembrano essere ricoperti da piume dotate di rachidi e barbule, ma al più solamente da filamenti semplici.
L’esemplare è eccezionale, ed è un peccato che non siano identificabili nel dettaglio le caratteristiche delle vertebre, dato che ciò avrebbe permesso senza dubbio una collocazione dell’esemplare in qualche sottoclade di Theropoda. Le ridotte dimensioni suggeriscono un esemplare molto giovane, anche se non si può escludere che la specie di appartenenza possa essere di dimensioni adulte medio-grandi. Come opzione più conservativa, l’animale potrebbe essere un aviale basale di grado archaeopterygide o jeholornithide, oppure un paravano più basale. La forma affusolata della coda esclude sia un oviraptorosauro. Il piumaggio relativamente complesso propenderebbe per escludere i non-maniraptori. Quindi, il mio candidato ideale per il proprietario, dato il mix di dimensioni ridotte e piumaggio relativamente complesso, è un maniraptoro.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Ora che sappiamo cosa possiamo trovare, la caccia ai dinosauri nell’ambra è appena cominciata.
Bibliografia:
Xing et al. 2016. A Feathered Dinosaur Tail with Primitive Plumage Trapped in Mid-Cretaceous Amber, Current Biology http://dx.doi.org/10.1016/j.cub
http://theropoda.blogspot.ru/2016/12/una-coda-di-dinosauro-conservata.html
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